Mostra bibliografica
Il Morbo di K:
la malattia che salva
27 gennaio – 3 marzo 2023
In occasione del Giorno della memoria, istituito in Italia con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 e dalle Nazioni Unite nel 2005 in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, la Biblioteca Medica Statale intende ricordare la vita e l’opera dei medici che inventando il Morbo di K sottrassero vite umane alla deportazione e alla morte.
Giovanni Borromeo, Giusto tra le Nazioni, primario dell’Ospedale Fatebenefratelli sull’Isola Tiberina, riuscì a salvare sessanta ebrei perseguitati in fuga dal vicino Ghetto; con l’aiuto di Adriano Ossicini e Vittorio Emanuele Sacerdoti, che compilarono false cartelle cliniche, Borromeo nascose gli ebrei in un reparto dell’Ospedale che inalberava la scritta “Morbo di K”, malattia contagiosissima, che ebbe il potere di far desistere i tedeschi dall’entrare nel reparto.
Adriano Ossicini, allora giovane studente di medicina e protagonista della Resistenza romana, si rifugiò al Fatebenefratelli per sfuggire ai nazifascisti, contribuendo a salvare decine di ebrei che fuggivano dal rastrellamento del Ghetto. Divenne ordinario di Psicologia alla Sapienza e, con Giovanni Bollea, aprì il primo Centro medico psico-pedagogico a Roma; parlamentare e ministro, nel 1989 promosse la legge per l’istituzione dell’Ordine degli psicologi.
Giuseppe Caronia, Giusto tra le Nazioni, salvò perseguitati politici e quaranta ebrei ricoverandoli al Policlinico Umberto I con false diagnosi di gravi malattie, tra cui il Morbo di K; spesso iniettava loro il vaccino antitifico, il cui effetto collaterale era la febbre alta, per dimostrare che si trattava di persone effettivamente malate. Divenne docente di Pediatria e di Malattie Infettive, poi Rettore dell’Università di Roma. Fu eletto deputato nel primo parlamento della Repubblica.
La mostra bibliografica, che sarà visitabile nella Sala di lettura della Biblioteca Medica Statale a partire dal 27 gennaio fino al 3 marzo 2023, vuole far conoscere, attraverso le opere presenti nelle proprie collezioni, questi tre personaggi straordinari.
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