SIBI ET ALIIS
Giornata Mondiale delle Api



Il 20 maggio è la Giornata Mondiale delle Api, una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite su proposta della Slovenia, paese dalla grandissima tradizione apistica, per celebrare questi insetti così preziosi per l’uomo e per l’ambiente.
La scelta del 20 maggio infatti celebra la nascita di Anton Janša, apicoltore e poi docente di apicoltura sloveno, che fu una delle più importanti figure europee che hanno contribuito allo sviluppo della moderna apicoltura. 
Non solo infatti le api producono miele, ma sono anche fondamentali per l’impollinazione di moltissime specie. Si definiscono insetti pronubi e per colture come il mandorlo, lo zucchino e il peperone svolgono un ruolo fondamentale rendendo possibile l’impollinazione e la formazione dei frutti.
La loro sopravvivenza è però minacciata, dicono gli esperti, dall’antropizzazione del loro habitat e dall’utilizzo degli agrofarmaci, sostanze impiegate in agricoltura per difendere le piante commerciali dai patogeni e dagli insetti, ma che hanno un effetto negativo sulle api. All’interno dell’Unione europea si é discusso moltissimo sui neonicotinoidi, sostanze utilizzate per la concia delle sementi che secondo alcuni studi sarebbero una delle cause della moria di api che sta colpendo l’occidente.
 
In occasione della Giornata Mondiale delle Api, ISPRA organizza una tavola rotonda, ore 10:00-11:00, dove sette ricercatori illustreranno la complessa organizzazione sociale delle api, i molteplici benefici che procurano all’essere umano attraverso i loro prodotti e le numerose minacce a cui sono sottoposte per mano dell’uomo e della natura. Si parlerà di come salvare le api per salvare noi stessi.
 
Come ogni anno la Fao propone un evento online, che quest’ano sarà un breve convegno di poco più di un’ora e mezzo sul tema della biodiversità delle api e dei sistemi apistici. Un evento gratuito, in inglese, che può essere seguito dalle 13:00 alle 14:45 ora italiana.
 
Bohn, Johann <1640-1718>
D. Johannis Bohnii … De officio medici duplici, clinici nimirum ac forensis, hoc est qua ratione ille se gerere debeat penes infirmos pariter, ac in foro, ut [ … ]
Lipsiae : apud Jo. Friedericum Gleditsch, 1704 [24 F 16]