Nato a Pavia nel 1728, raggiunge onori e fama avvalendosi più dell’intrigo che dell’abilità nella professione medica. Insignito dall’imperatore Giuseppe II dei titoli di primo chirurgo e di direttore dell’Accademia giuseppina, ne gode le prerogative fino al 1795, anno in cui gli vengono revocati. Da quel momento sul Brambilla scende la più completa oscurità. Le sue opere, dicono i biografi, furono di grande mediocrità ed il loro successo, legato alle fortune sociali dell’autore, fu del tutto effimero. Tra di esse citiamo: Storia delle scoperte fisico-medico-anatomico-chirurgiche. Milano, 1780 e Instrumentarium chirurgicum Viennense… Vienna 1781.